FERRO ED AMBIENTE

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RAGGIUNTI GLI OBIETTIVI EUROPEI AL 2025

L’elettrosiderurgia italiana è un campione mondiale di efficienza, qualità e decarbonizzazione, perché non c’è nessun Paese al mondo che ha l’80% delle proprie produzioni di acciaio fatte da forno elettrico e quindi totalmente decarbonizzate. Siamo la più grande macchina da economia circolare d’Europa e lavoriamo affinché il rottame europeo non prenda altre strade e non vada in Paesi con regole ambientali e sociali diverse dalle nostre.

Un percorso green che ha intrapreso anche l’ex-Ilva di Taranto, come ha spiegato Franco Bernabè, presidente di Acciaierie d’Italia: «La siderurgia, che contribuisce per oltre il 5% al volume di emissioni di CO2 su scala mondiale, ha un ruolo critico nel garantire il raggiungimento dei target stabiliti a livello internazionale. Il piano di decarbonizzazione del polo siderurgico di Taranto rappresenterà da questo punto di vista una best practice importante per tutto il settore.

È possibile migliorare ulteriormente applicando le più progredite tecnologie disponibili, in modo esteso, per efficientare il consumo energetico e utilizzare sempre più elettricità da fonte rinnovabile e anche biogas e biometano. Non possiamo fare a meno di produrre anche una quota di acciaio primario, mettendoci sulla strada del graduale abbandono del ciclo integrale basato sull’uso del carbone, in favore di quello con forno elettrico, basato sull’uso del preridotto, prodotto a partire dal gas naturale, sperimentando forme di cattura e riutilizzo della CO₂ e, in una prospettiva più lunga, anche sulla produzione e l’uso dell’idrogeno».