PERCHE’ LA FERRAMENTA DEVE ESSERE L’ULTIMA AD ANDARSENE IN CASO DI INCENDIO
Gli elementi strutturali di un edificio sono costituiti sia da materiali combustibili sia da materiali incombustibili. Questi non sono quindi divisi in classi antincendio, ma piuttosto sono valutati nell’insieme, in accordo alla loro durata di resistenza al fuoco.
La resistenza al fuoco è la capacità di un elemento costruttivo (sistema) di mantenere la sua FUNZIONE PORTANTE, la sua INTEGRITÀ e il suo ISOLAMENTO TERMICO per un determinato periodo di tempo.
La durata di resistenza al fuoco R è espressa in minuti.
I sistemi di canalizzazione, di ventilazione oppure gli impianti tecnici sono testati non solo per resistere al fuoco, anche per mantenere la loro funzionalità in caso di incendio (per es. linee di alimentazione di impianti antincendio Sprinkler).
Gli ancoranti che sono utilizzati per fissare questi sistemi devono avere almeno la
loro stessa durata di resistenza al fuoco altrimenti collasserebbero prima di essi compromettendone la funzionalità ed ostacolando le vie di fuga.
La tecnologia del fissaggio svolge quindi un ruolo di vitale importanza nella protezione antincendio: per esempio per assicurare la funzionalità e la stabilità strutturale di ringhiere, impianti tecnici o elementi a soffitto.
I test sperimentali hanno mostrato che i fissaggi prolungati certificati come Fischer in poliammide (nylon) con viti in acciaio zincato per il fissaggio di facciate sono generalmente più resistenti al fuoco delle facciate ventilate e della sottostruttura in alluminio o legno: la zona di espansione dell’elemento plastico del fissaggio che è ancorato nel materiale di supporto rimane resistente al fuoco per
almeno 120 minuti nel fissaggio delle facciate.