L’illuminazione di un ambiente è, a tutti gli effetti, parte dell’arredamento dello stesso; avere un’impianto d’illuminazione adatto e funzionale alle precise caratteristiche di questo ambiente significa esaltare l’estetica di ogni elemento già presente e valorizzarlo al meglio.
Per questo motivo è molto importante saper scegliere una soluzione valida con precisi requisiti. Nell’ambito dell’illuminazione, molte sono le caratteristiche e le peculiarità da prendere in considerazione: una delle più importanti proprietà di ogni sorgente luminosa è sicuramente la Resa Cromatica Ra.
L’indice di resa cromatica è un valore numerico che indica la capacità di una sorgente luminosa di restituire le tonalità cromatiche e i colori degli oggetti illuminati in maniera più realistica possibile. Semplicemente: questo indice analizza in che modo appaiono i colori posti sotto una qualsiasi sorgente luminosa. L’indice di resa cromatica Ra, spesso indicato con l’acronimo CRI (Color Rendering Index) varia su una scala da 0 a 100, dove 0 è il valore minimo e 100 è il valore massimo, ovvero la resa cromatica della luce naturale del Sole.
Risulta chiaro che il Sole è la fonte di luce per eccellenza; ogni tipologia di sorgente luminosa tende a riflettere i colori, restando il più fedele possibile alle sfumature e tonalità rese dalla luce solare.

I parametri su cui si basa la scala di valori Ra sono stati introdotti in seguito ad un esperimento dell’Autorità internazionale sulla Luce, l’Illuminazione ed il Colore, eseguito nel 1960.

In base al luogo di applicazione è consigliato utilizzare una sorgente luminsosa rispetto ad un’altra, a seconda dell’indice di resa cromatica:

• Ra >90: ospedali, studi medici, musei…
• Ra compreso tra 80 e 89: ambienti domestici, scuole, uffici, teatri…
• Ra compreso tra 60 e 79: palestre, corridoi…
• Ra compreso tra 40 e 59: interni industriali, officine, magazzini…
• Ra compreso tra 29 e 39: per parcheggi, banchine, cantieri, aree di carico e scarico.