SI PUO’ MIGLIORARE L’EFFICIENZA DEI TERMOSIFONI?
I tre modi principali con cui il calore si trasferisce sono: conduzione, convezione, irraggiamento.
La conduzione avviene poiché il flusso di calore passa attraverso la materia stessa percorrendola. Esistono materiali che ben si prestano a questo processo, come per esempio i metalli, e sono detti conduttori. Esistono materiali che mal si prestano invece, come le plastiche, e sono detti isolanti.
La convezione invece è data dallo spostamento di masse d’aria. Tali masse si riscaldano e aumentando di volume salgono verso l’alto per poi raffreddarsi e ridiscendere.
Infine abbiamo l’irraggiamento, che permette il passaggio di calore sotto forma di onde. Mentre le sopra citate modalità necessitano di un mezzo perché lo scambio di calore avvenga, l’irraggiamento può avvenire addirittura nel vuoto.
Un pannello termoriflettente ha lo scopo di restituire il calore ricevuto, con il vantaggio di rendere l’ambiente più caldo ed evitare dispersioni. E’ quindi un materiale isolante. Si tratta essenzialmente di fogli costituiti da polietilene e rivestiti dall’alluminio, che vengono a essere posizionati sul retro dei termosifoni.
Il polietilene, in particolare, è una resina che non comporta grosse spese e ha una valida stabilità chimica. In questo modo il calore prodotto dai radiatori non va a finire sulle pareti fredde ma viene a essere riflettuto all’interno della stanza, con un grande guadagno anche in termini di spesa energetica.
Diciamo che la resa generale aumenta di circa il 10% e che il pannello è in grado di funzionare anche in presenza di basse temperature, poiché riesce a diffondere il calore per irraggiamento.
Un altro vantaggio è quello di non dover far fatica a sistemarli, dato il loro spessore molto contenuto, che non supera gli 8 mm, e di non correre rischi per la salute, dato che si tratta di elementi atossici e assolutamente ignifughi.